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m028_review


“…già il fatto che gli eat the rabbit raggiungano a malapena i sessanta anni in tre mi riconcilia con la musica suonata: basso e korg sopra le righe a battere il tempo; batteria secca e adrenalinica, doppia voce screameggiante alla blood brothers periodo 31g (quindi senza raggiungere le vette da checce isteriche che hanno decretato l’inevitabile declino di una certa musica che esibiva la sassyness come garanzia di qualità), una insana passione per quel garage punk danzereccio e sbarazzino di scuola gsl dei tempi che furono..il tutto senza pretese pseudo intellettualoidi finto beat happening o le pallose ridondanze nowave(ma de che?) di gruppi a loro assimilabili e di cui taccio il nome perchè questo mese sono magnanimo. e se moz giustamente ascoltando le amavo o i dada swing ha perso la fiducia nella womanhood questi pretty boys coi loro quindici minuti di musica fanno buche e mi ridanno fiducia nella brotherhood: se gli youth of today avessero ammesso la loro palese omosessualità oggi suonerebbero così. li vedrei bene su una etichetta yankee minore ma cool, tipo la retard disco( www.retardisco.com ) bene, bravi. (7+).” rumore – er p

“a secret jewel, from genova, northern italy, – vegetarians must forgive this komakino, but it’s right eat the rabbit to have got the great unreleased debut album hidden in the drawer, – a special mixture of shriek screamo, dance-punk and garage, – fresh, schizoid and adrenalinic, a good production, strong bass lines, groovy korg keyb, – two aroused boys (especially – of course – on milf) together at vocals, blowing up frenzy drumming. – somehow they make me think of our local heroes afraid! or of test icicles if we look somewherelse out there, – totally impressive. – three piece act, young talented kids, seeing also amedeo scofone, previously reviewed here at komakino as rocktone rebel [read past komareview]: songs as the title track, no one, cigarettes, fast cars – actually all of them! – are a gold mine, – i truly think they should look for a label in europe or over sea.
un gioiello segreto, da genova, – i vegetariani che leggono dovranno perdonare questo komakino, ma è proprio a nome eat the rabbit che c’è un album di debutto unreleased nascosto nel cassetto, – una speciale mistura di acuto screamo, dance punk e garage, – fresco, schizoide e adrenalinico, – una buona produzione anche, – forti linee di basso, tastiera korg a scrivere veloci labirinti, due ragazzi eccitati (specialmente e in ragione su milf) insieme alle voci, – batteria frenetica ad esplodere. – in qualche modo mi hanno fatto pensare agli eroi locali afraid! o alle meteore test icicles se guardiamo da un’altra parte là fuori, – cmq totalmente di gran impressione. – band a tre, giovani talenti, – la line-up include anche amedeo scofone, in precedenza recensito qui su komakino (ma non in modo troppo gelice) come rocktone rebel [read past komareview]: tracce come la title track, no one, cigarettes, fast cars – anzi tutte! – sono una miniera d’oro, – credo sinceramente che per un’etichetta dovrebbero rivolgersi in europa od oltre mare.” komakino – paolo miceli