Progetto misterioso quanto parco di uscite, Lo Sceriffo Lobo si rivela live con ancor maggiore parsimonia. Accompagnato da coorti ben piantati si appoggia a legioni di fan dal facile coro collettivo. Lo Sceriffo Lobo è un progetto solista che fa delle frasi brevi a mo’ di anthem, minimali e ribadite al limite del tormentone, il proprio punto di forza: inni generazionali e marcette su basi elettroniche ballabili e il taglio pop punk rock tipico dei giri di chitarra. Lo Sceriffo Lobo fa mistero delle sue influenze, che non possono prescindere dal power pop punk di fine anni 90, da band dall’ironia smaccata quali Atom & His Package e The Show Is The Rainbow, come dal rifiorire dell`urgenza del cantato in italiano di gruppi quali Altro, Caso e I Camillas.
Lo Sceriffo Lobo dà sì il meglio di sé dal vivo, ma le sue canzoni, anche in registrazione, sono piccole gemme che esplodono subito, dritte al coro mentre ancora ti aspetti minuti e secondi di inutili giri di introduzione.
“Lo Sceriffo Lobo tiene in alto il vessillo del cantautorato sbilenco ed autarchico italiano. Portavoce non richiesto e non nominato di una generazione ipsillon cresciuta nella propria cameretta eleggendo un commodore64 a miglior amico e maturata con conseguenti fragilità esistenziali (io mi annoio a parlare/danzare con te). Canzoni rigorosamente sotto i due minuti, veri e propri inni alla gioia acidi con ossessiva reiterazione di slogan. Il tutto scritto e suonato da questo john zorn condominiale che scruta orizzonti lofi in versione 8bit grazie a robuste dosi di retroemulatori chiptune.” Discheria ElRocco
“Tu non uacciuari maiiiiiiiii. Il miglior album del 2012.” The Breakfast Jumpers
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Lo Sceriffo Lobo ha voglia di mare. Vuole il mondo. Vuole il mare. Un mucchio di mare. Il mondo di mare. Il mare e la monnezza. I gabbiani sopra il mare. I gabbiani sopra la monnezza. I gabbiani sulla spiaggia. Attento Sceriffo, sei disarmato. Non hai la pistola. Non hai il cappello. Non hai la cartucciera. Non hai un cazzo. Solo un costume. Hai solo un costume. Bagnato. Sei un folle a Genova. Sei un folle nelle 5 terre. Sei il folle della Liguria. L’italiano medio ti odierà perché non ti capirà. Nessuno ti capirà. Nessuno capirà la tua follia. Morirai solo. Probabilmente annegherai. Meglio così, Sceriffo senza pistola.
Lo Sceriffo Lobo non è uno sceriffo. Lo Sceriffo Lobo non spara, suona. Una chitarra e loop su loop. Il cazzeggio in 8-bit. Il Game Boy. Lo Sceriffo Lobo non ferisce nessuno. Lo Sceriffo è buono. Lo Sceriffo gioca. Ai videogames. Lo Sceriffo ama, suda, balla. Sceriffo, il popolo ha bisogno di te. “Mucchi di mare”, il suo esordio in formato lo-fi. Il suo dischetto. Undici bozzetti. Poco meno di venti minuti. Il pop è sovrano. Il pop domina. Il pop è lo Sceriffo. Il pop è la pistola. Il pop spara. I Ramones in versione Nintendo Entertainment System, in versione Super Mario Bros. Produce Marsiglia Records.
Lo Sceriffo Lobo, i “Mucchi di mare”. Solo una prova. Solo piccole frasi. Solo la sua follia. Il suo amore, il suo cuore in undici fiorellini. Lo Sceriffo Lobo è triste, è allegro. Mettete del pop nei vostri cannoni.” Rockon.it